Grandi movimenti intorno al metaverso

All’orizzonte si profila una replica del modello esistente, Apple vs tutti gli altri.

Infatti la casa di Cupertino è la grande assente nel Metaverse Standard Forum, un gruppo di lavoro per definire gli standard del Metaverso che si vogliono creare aperti e interoperabili.

Alibaba, Huawei, Adobe, Microsoft, Epic Games, Meta, World Wide Web Consortium (W3C), Nvidia, Qualcomm, Sony Interactive Entertainment e altre 33 tra aziende e organizzazioni di diverso tipo si sono accordate per non rischiare di andare ognuna per conto proprio cercando di scongiurare la proliferazione di soluzioni proprietarie che di fatto renderebbero la diffusione del metaverso più lunga perché complicherebbero, non di poco, la vita ai clienti. Tra gli obiettivi dell’iniziativa, il Forum si concentrerà su eventi come hackathon, la prototipazione per supportare standard comuni e anche allo sviluppo di una terminologia coerente per evitare di chiamare le cose in modo diverso confondendo gli utenti. “Il Metaverse Standards Forum sarà essenziale per un metaverso aperto e inclusivo” ha dichiarato Neil Trevett, presidente di Khronos, consorzio nato nel 2000 e focalizzato alla creazione di standard aperti, che ospita l’iniziativa. Il Forum, si spiega, è aperto a qualsiasi azienda, organizzazione di standardizzazione o università attraverso un semplice accordo di partecipazione.

E Apple? ovviamente non esistono informazioni ufficiali vista la segretezza consueta ma a livello ufficioso si sa che sta lavorando su un suo progetto di realtà aumentata in cui l’utente non sarà estraniato dalla realtà circostante ma questa sarà sempre presente e sulla carta questa sembra una soluzione più realistica e meno distopica. Per i contenuti tridimensionali nel metaverso, Apple sta lavorando con Pixar sul formato di file “USDZ” e con Adobe per assicurarsi che supporti il formato. Il visore VR di Apple dovrebbe essere presentato tra il prossimo anno e il 2024, solo allora potremo capire se anche questa volta Apple proporrà una soluzione concettualmente migliore ma chiusa come successe con il Mac prima e iOS dopo.