L’aspetto più difficile del nostro lavoro non è trovare la soluzione creativa per il progetto a cui lavoriamo ma far capire e accettare al cliente la nostra proposta. È un aspetto ricorrente che coinvolge tutti, dai freelance alle agenzie, anche le più grandi e quotate.
Generalmente se vai da un medico o un meccanico, quando questi ti dicono di cosa hai bisogno per guarire o riparare la tua auto lo accetti di buon grado perché non conosci l’argomento e ti fidi della loro esperienza e professionalità.
Ma quando un designer ti propone, per esempio, un nuovo logo, ti senti più legittimato a dire la tua opinione perché pensi di essere in un campo che apparentemente puoi gestire. Anche tu hai il tuo gusto e quindi entri nel gioco.
Il tuo gusto è personale, non professionale
Il problema è che il tuo gusto si basa su preferenze personali che non necessariamente coincidono con il miglior risultato che si può ottenere. Solo un professionista nel campo può avere una visione completa dei requisiti necessari per un logo ma questo troppo spesso non viene considerato a sufficienza basando il giudizio finale su un troppo semplice, “non mi piace”.
Quando si entra nel campo del gusto personale e non della soluzione migliore dal punto di vista del design e della comunicazione si prende una strada in salita che può diramarsi in mille direzioni diverse senza una meta ben precisa.
Quello che succede è spesso una soluzione di compromesso o peggio ancora una resa del designer che diventa un mero esecutore di quello che il cliente gli detta secondo il suo gusto personale.
Quando Sagi Haviv insistette mesi per convincere Conservation International
Ci sono designer che però provano con pazienza di spiegare perché la loro proposta funziona e perché il cliente deve decidere non solo in base al proprio gusto ma analizzando elementi oggettivi. Questi designer hanno generalmente alle spalle una storia e un’autorevolezza che gli permette d’insistere di più correndo il rischio di irritare o scontentare il cliente. In un’intervista, il famoso designer di loghi Sagi Haviv, ha raccontato quanto ha faticato a far accettare a Conservation International, un’organizzazione che lavora per proteggere l’ecosistema, il logo che ha disegnato per loro (vedi qui il progetto sul suo sito). È un cerchio blu con una sottolineatura verde alla base. Abituati a un logo molto descrittivo con alberi e animali, i responsabili hanno rigettato la proposta più e più volte perché “troppo semplice e banale”.
Ci sono voluti mesi per Sagi Haviv e numerose presentazioni per far capire che quel logo rappresentava benissimo il concetto e che la sua semplicità era la sua forza e non debolezza perché lo rende immediatamente riconoscibile da chiunque a prescindere dal paese. Ora Conservation International è felice del suo logo e non lo cambierebbe con nient’altro al mondo ma per molto tempo la resistenza è stata fortissima. Se Sagi Haviv fosse sceso a compromessi ora avremo magari un logo con un cerchio e sopra una scimmia appesa ad una liana o qualcosa di peggio ancora! avrebbe fatto un pessimo servizio accettando il gusto e le richieste del cliente.
Il nostro sistema
Proprio per questo qui in EXM /creative abbiamo un sistema molto preciso e codificato per capire le esigenze del cliente, acquisire tutte le informazioni necessarie per partire da una base condivisa che ovviamente deve tenere conto di queste necessità. Il nostro lavoro è poi tradurre queste informazioni in un risultato concreto, mantenendo l’esempio del logo, in un simbolo che rappresenti il volto dell’azienda o prodotto nel modo più semplice e facilmente riconoscibile. Il risultato non piace quasi mai alla prima, è abbastanza normale che succeda. Il nostro cervello ha bisogno di famigliarità e all’inizio il nuovo logo è considerato un estraneo. Proprio per quello consigliamo sempre di aspettare e guardare e riguardare il nuovo logo, spesso la famigliarità arriva con il passare dei giorni così come il giudizio positivo. Se invece questo non avviene siamo sempre disponibili ad altre proposte ma mai di compromesso proprio perché non faremo un buon servizio sul lungo termine.
Fai da te Vs professionisti
Oggigiorno se volete fare da voi ci sono mille siti in cui potete avere un logo per pochi franchi di qualità medio-bassa quindi se decidete di rivolgervi ad un esperto il consiglio è di fidarvi della sua esperienza così come fate con un medico o un meccanico e lasciare il vostro gusto personale il più possibile fuori dal risultato finale.